Quando era studentessa in giornalismo a Herat, nel nord-est dell'Afghanistan, Fatima Haidari era animatrice di una trasmissione radiofonica e lavorava come guida turistica. Obbligata a lasciare il Paese a causa dei talebani, si è rifugiata in Italia, da dove continua la sua lotta per la libertà.
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Bruno è il corrispondente di SWI swissinfo.ch per la democrazia globale,, un suo tema di predilezione sul quale ha uno sguardo a livello globale. Da oltre trent’anni è corrispondente estero per la Radiotelevisione svizzera SRF. È anche direttore delle relazioni internazionali della Fondazione Svizzera per la Democrazia, copresidente del Global Forum on Modern Direct Democracy e co-iniziatore della Lega Internazionale delle Città Democratiche.
Il mio lavoro si concentra sui contenuti multimediali. Produco video e foto per i vari canali online di SWI swissinfo.ch e lavoro come editor di immagini.
Ho conseguito una laurea in Produzione multimediale e ho completato un apprendistato come mediamatica.
In Afghanistan, la 24enne studiava giornalismo e comunicazione all’Università di Herat. Allo stesso tempo, raccontava le storie delle donne nel suo programma radiofonico settimanale chiamato Winner women.
“Ho raccolto testimonianze di donne oppresse, donne che avevano superato tabù, limiti e ostacoli per realizzare i loro sogni. Ho condiviso queste storie con altre donne per sensibilizzarle e far capire loro la ricchezza e la forza dell’essere donna”, spiega.
Prima che i talebani prendessero il potere nell’agosto 2021, quando le forze armate statunitensi si sono ritirate dopo 20 anni di guerra, Fatima Haidari finanziava i suoi studi lavorando come guida turistica locale.
“L’Afghanistan è così bello, così interessante; lavorare come guida turistica mi affascinava”, racconta. Oggi, fuggita in Italia, Fatima Haidari continua il suo lavoro da Milano, offrendo tour virtuali del suo Paese natale.
Una o due volte al mese, accompagna una dozzina di persone in un tour online dell’Afghanistan della durata di un’ora e mezza. Utilizza metà dei soldi guadagnati in questo modo per mantenersi. L’altra metà viene utilizzata per finanziare corsi di inglese per le donne afghane.
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Quali sono i valori e le tradizioni che avete portato con voi dalla Svizzera e quali invece le influenze culturali che avete adottato dal vostro Paese di residenza?
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